La violenza di genere nel mito

sabine

 

“Nei miti greci gli dèi, per unirsi alle donne mortali, di regola si prendevano almeno il disturbo di rendersi visibili, assumendo qualche forma, umana o animale che fosse. Probabilmente lo faceva anche (o solo) per divertirsi […]. Le divinità romane, invece […] apparivano sotto forma di fallo. […] A Roma, insomma, le storie tra immortali e mortali non sono storie d’amore, sono semplici rapporti sessuali, di tipo assolutamente predatorio.”.
[Gli amori degli altri – Eva Cantarella]

Continua a leggere

Anna Bolena, la promessa infranta.

anna bolena

“Il suo era proprio un colorito giallognolo, pensò Anna, mentre studiava la propria immagine riflessa nello specchio d’argento; e aveva troppi nei, ma almeno il viso era un elegante ovale. A undici anni non mostrava ancora forme femminili, ma a tal riguardo poteva sperare in un cambiamento durante l’anno successivo. Dopotutto Maria, a tredici anni, era già formosa. […] Aveva spesso sentito dire che Maria era la più bella della sorelle Bolena. […] Il confronto cominciava a infastidirla, ora che stava crescendo e le veniva rammentato costantemente che doveva prepararsi a un futuro glorioso che prevedeva il favore reale e un marito facoltoso e di elevata classe sociale.”.

 

[Anna Bolena l’ossessione del re. Le sei regine Tudor – Alison Weir, trad. a cura di Chiara Brovelli]

Continua a leggere

Cenerentola: la donna nella fiaba, parte terza

Cenerentola Pic

 “[…] Si può dire che, secondo la verità espressa dalla fiaba, il nucleo divino della psiche umana è costituito da quel che è al di là del bene e del mal, ed è perciò un fattore assoluto, che può condurci fuori dalla situazione che questo problema ci ha posto. La soluzione qui configurata ha implicazioni molto profonde. Anche se spesso le fiabe sembrano storielle innocenti, ci costringono a immergerci in acqua molto profonde.”.

[L’Ombra e il male nella fiaba – Marie-Louise von Franz, trad. a cura di Silvia Stefani]

 

Continua a leggere

Il sangue delle donne: tra mito e tabù

sangue

“Se l’Homo Sapiens ha trovato mille espedienti per proteggersi dal freddo, dalla fame, dalla malattia o dagli incerti della natura, se ha saputo esplorare e colonizzare tutte le terre, viaggiare nell’universo e inventare armi sofisticate per uccidere i suoi simili, è inevitabile constatare che riguardo alle mestruazioni è rimasto spesso sul registro dell’irrazionale. Nonostante la sua banalità, il ciclo resta un fenomeno misterioso, circondato da leggende, superstizioni, reticenze e stereotipi la cui persistenza non può che stupire.”.

 

[Questo è il mio sangue – Elise Thiébaut, trad. a cura di Margherita Botto]

Continua a leggere

Eloisa, l’amore e il logos.

 

abelardo-e-eloisa-698151

Nel XII secolo si moltiplicarono le scuole urbane, seguite presto dalle università; aumenta il numero degli studenti mossi da una sorta di bulimia del sapere […]. Dovranno passare secoli prima che le ragazze accedano alle scuole o all’università. Se, in via del tutto eccezionale, posseggono una cultura, come è il caso di Eloisa, se ne saranno impossessate all’interno delle mura domestiche.“.

[Le donne nell’ordine feudale. Paulette L’Hermite-Leclercq in Storia delle donne, a cura di Christiane Klapisch-Zuber] Continua a leggere

Le donne nel mito, parte settimana: Ifigenia

Sacrifice-of-Iphigenia-1740-1742

 

“E le preghiere e le invocazioni al padre
e l’età verginale non curarono
i duci bramosi di guerra: e ordinò il padre
ai ministri, dopo la preghiera
di levarla come una capra, alta sull’ara,
con fermo cuore, avvolta nei pepli e prostrata;
e della bocca bella con bavaglio trattenere la voce
imprecante alle case,
con violenza e con muta forza di freni.
Ed ella, discinte al suolo le crocee vesti
ciascuno dei sacrificatori con dardo di pietà
dagli occhi colpiva, bella come un dipinto,
volendo parlare.”
[Agamennone, Eschilo, vv.228-43, trad. a cura di R.Cantarella]

 

Continua a leggere

Le favorite del Re, il popolo a Versailles.

a174657188eb95ba7a2c42af6f45ad5f

 

“Louise-Julie, Contessa di Mailly, Pauline-Félicité, marchesa di Vintimille, Diane-Adélaide, duchessa di Lauraguais. Hortense-Félicité, marchesa di Flavacourt, e Marie-Anne, marchesa di La Tuurnelle, contribuirono tutte, in maniera più o meno diretta, a iniziare il giovane all’erotismo, all’amore, alla politica, ma anche a creare quel clima di scandalo che gli avrebbe alienato il rispetto dei sudditi.”.

 
[Amanti e regine, il potere delle donne – Benedetta Craveri]

 

Continua a leggere

Prostituzione sacra: dal matriarcato al patriarcato, parte prima.

prostituzione sacra

 

“La prostituta è un capro espiatorio; l’ uomo si scarica su di lei della propria turpitudine quindi la rinnega. […] Dal punto di vista economico, la sua condizione è analoga a quella della donna sposata. -Tra coloro che si vendono mediante la prostituzione e coloro che si vendono col matrimonio, la differenza consiste unicamente nel prezzo e nella durata del contratto.- dice Marro. Per tutte e due l’ atto sessuale è un servizio; la seconda è ingaggiata per tutta la vita da un uomo; la prima ha diversi clienti che la pagano volta a volta.”.

 

[L’ altro sesso – Simone de Beuvoir, trad. a cura di R. Catini e M. Andreose]

 

 

Continua a leggere