La violenza di genere nel mito

sabine

 

“Nei miti greci gli dèi, per unirsi alle donne mortali, di regola si prendevano almeno il disturbo di rendersi visibili, assumendo qualche forma, umana o animale che fosse. Probabilmente lo faceva anche (o solo) per divertirsi […]. Le divinità romane, invece […] apparivano sotto forma di fallo. […] A Roma, insomma, le storie tra immortali e mortali non sono storie d’amore, sono semplici rapporti sessuali, di tipo assolutamente predatorio.”.
[Gli amori degli altri – Eva Cantarella]

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Il sangue delle donne: tra mito e tabù

sangue

“Se l’Homo Sapiens ha trovato mille espedienti per proteggersi dal freddo, dalla fame, dalla malattia o dagli incerti della natura, se ha saputo esplorare e colonizzare tutte le terre, viaggiare nell’universo e inventare armi sofisticate per uccidere i suoi simili, è inevitabile constatare che riguardo alle mestruazioni è rimasto spesso sul registro dell’irrazionale. Nonostante la sua banalità, il ciclo resta un fenomeno misterioso, circondato da leggende, superstizioni, reticenze e stereotipi la cui persistenza non può che stupire.”.

 

[Questo è il mio sangue – Elise Thiébaut, trad. a cura di Margherita Botto]

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Le donne nel mito, parte settimana: Ifigenia

Sacrifice-of-Iphigenia-1740-1742

 

“E le preghiere e le invocazioni al padre
e l’età verginale non curarono
i duci bramosi di guerra: e ordinò il padre
ai ministri, dopo la preghiera
di levarla come una capra, alta sull’ara,
con fermo cuore, avvolta nei pepli e prostrata;
e della bocca bella con bavaglio trattenere la voce
imprecante alle case,
con violenza e con muta forza di freni.
Ed ella, discinte al suolo le crocee vesti
ciascuno dei sacrificatori con dardo di pietà
dagli occhi colpiva, bella come un dipinto,
volendo parlare.”
[Agamennone, Eschilo, vv.228-43, trad. a cura di R.Cantarella]

 

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Prostituzione sacra: dal matriarcato al patriarcato, parte prima.

prostituzione sacra

 

“La prostituta è un capro espiatorio; l’ uomo si scarica su di lei della propria turpitudine quindi la rinnega. […] Dal punto di vista economico, la sua condizione è analoga a quella della donna sposata. -Tra coloro che si vendono mediante la prostituzione e coloro che si vendono col matrimonio, la differenza consiste unicamente nel prezzo e nella durata del contratto.- dice Marro. Per tutte e due l’ atto sessuale è un servizio; la seconda è ingaggiata per tutta la vita da un uomo; la prima ha diversi clienti che la pagano volta a volta.”.

 

[L’ altro sesso – Simone de Beuvoir, trad. a cura di R. Catini e M. Andreose]

 

 

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Iside, modello di madri e regine.

iside e osiride

 

“La donna rappresenta la terra […]. D’ altra parte l’ uomo che procrea pare quale rappresentante dall’ Oceano, quale elemento fecondante. L’ oceano sta, allora, alla terra come l’ uomo alla donna. Ma chi ha il primato in questa unione? […] Bellerofonte e Poseidone cercano di ottenere il trionfo del patriarcato, ma di fronte al segno della maternità che concepisce, entrambi retrocedono sconfitti.”.

[Il matriarcato – J.J. Bachefon, trad. a cura di Giampiero Moretti] Continua a leggere

La burnesha, la virgjina e la donna: storie d’ amore.

130294-hd.jpg[Foto a cura di Paola Favoino]

 

“Spogliata d’ ogni potere all’ avvento della proprietà, il destino della donna è legato attraverso i secoli al destino della proprietà privata […]. Coltivare la terra paterna, rendere un culto ai mani del padre, è per l’ erede un solo e medesimo obbligo: egli assicura la sopravvivenza degli avi in terra e nel mondo sotterraneo […]. Ormai la donna col matrimonio non è più prestata da un clan ad un altro: è strappata alla gente tra cui è nata e immessa brutalmente tra quella dello sposo; egli la compra […].”.

[Il secondo sesso – Simone de Beauvoir, trad. a cura di R.Cantini e M. Andreose] Continua a leggere

Ipazia, simbolo della ragione.

ipazia

“Vi era una donna in Alessandria il cui nome era Ipazia. Costei era figlia di Teone, filosofo in Alessandria, ed era giunta ad un tale culmine di sapienza da superare di gran lunga tutti i filosofi del suo tempo; subentrò nella scuola platonica, ripristinata da Plotino, insegnando a chi lo volesse le discipline filosofiche […]. Da ogni parte accorrevano a lei coloro che volevano discutere di filosofia.”.

 

[Storia ecclesiastica VII, 15- Socrate Scolastico] Continua a leggere